Economia europea fortemente dipendente dai servizi ecosistemici
Un recente studio del
Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea ha analizzato in modo approfondito la
dipendenza dell’economia dell’Unione Europea dai servizi ecosistemici forniti dalla natura.
Uno dei risultati chiave dello studio è che una porzione considerevole del
valore aggiunto lordo (GVA) dell’UE è strettamente legata alla capacità degli ecosistemi di fornire servizi essenziali. Non solo: poiché tutti i settori sono interconnessi attraverso le loro catene di fornitura (upstream) e di clientela (downstream), il degrado della natura può portare a
effetti a cascata lungo le filiere del valore.
Dallo studio emerge che
circa i due terzi (65%) del valore aggiunto lordo dell’UE presentino una
dipendenza significativa dalla natura (36% alta e 29% media).
Settori economici più interconnessi con la natura
Esaminando più nel dettaglio la dipendenza a
livello settoriale, lo studio rileva che non solo i
settori primari – come l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca e acquacoltura – presentano una
dipendenza diretta elevatissima dalla natura (ossia pari al 100% del valore aggiunto), ma lo stesso avviene anche per settori come le costruzioni, l’industria estrattiva e metallurgica, i servizi idrici e il settore sanitario.
In misura leggermente inferiore, anche i settori del turismo, dell’alimentare, della logistica e dei trasporti sono
significativamente dipendenti dalla natura.
Lo studio raffronta poi i livelli di dipendenza della natura dell’
Europa rispetto a Cina e USA, mostrando livelli simili tra UE e Cina, ma una dipendenza maggiore rispetto agli Stati Uniti.
Queste nuove evidenze sul
legame inscindibile esistente tra salute degli ecosistemi ed economia pongono ancora una volta l’accento sull’urgenza di integrare le considerazioni sulla natura nelle politiche e nelle decisioni economiche.
Per approfondire, vai ai risultati
completi dello studio.