Speranza o minaccia?
Il cambiamento climatico non è solo una questione di dati scientifici e modelli previsionali, ma tocca profondamente le nostre emozioni. Un recente studio globale, pubblicato
sulla rivista Risk Analysis, ha esplorato per la prima volta su vasta scala le emozioni che proviamo di fronte alla crisi climatica (paura, speranza, rabbia, tristezza e preoccupazione) e come queste influenzino la nostra opinione e
il nostro supporto per le politiche e tecnologie a favore della transizione
climatica.
La ricerca
, condotta su oltre 30 mila partecipanti in 30 paesi diversi, offre spunti cruciali per comprendere la complessa relazione tra il nostro mondo emotivo e le possibili soluzioni alla sfida climatica.
Le emozioni climatiche nel mondo
Una delle prime scoperte significative dello studio riguarda la distribuzione globale delle emozioni climatiche. Sebbene la
preoccupazione sia risultata l’emozione più comune a livello globale, emergono differenze notevoli tra i paesi a
diversi livelli di sviluppo.
Tra i paesi che hanno riportato
i livelli più elevati di preoccupazione, tristezza, rabbia e paura ci sono alcuni paesi emergenti (come Indonesia, Brasile e India) e quelli che affacciano sul Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia e Turchia). È particolarmente interessante notare come i paesi
più esposti e vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico tendano a esprimere maggiore rabbia e tristezza. In tal senso, spicca il primo posto dell’Italia, seguita da Spagna e Grecia, nella classifica della “rabbia”.
Per quanto riguarda
i livelli di “speranza”, a guidare la classifica sono ancora una volta i paesi emergenti, con l’Italia che si posiziona a metà classifica e il resto dei paesi europei e sviluppati via via meno speranzosi.
Emozioni e supporto alle tecnologie per la transizione climatica: un legame complesso
La ricerca ha anche indagato come le nostre emozioni influenzino il supporto per diverse tecnologie di intervento climatico, come la rimozione di anidride carbonica (CDR) – sia attraverso apposite tecnologie (tech CDR) che attraverso le soluzioni basate sulla natura (nature-based CDR), come le attività di riforestazione – e la modificazione della radiazione solare (SRM).
Le emozioni di speranza e preoccupazione sono risultate costantemente associate a un maggiore supporto per tutte le tecnologie di intervento climatico esaminate. In particolare, la speranza (così come la paura) sembra essere un forte predittore del supporto per le opzioni a maggiore contenuto tecnologico, come SRM e tech CDR, suggerendo – nel caso della paura – che il desiderio di protezione potrebbe spingere verso soluzioni più controverse.
La tristezza è invece risultata positivamente legata al supporto per le nature-based CDR – evidentemente per il desiderio di ripristino degli ecosistemi – e negativamente al supporto per la geoingegneria spaziale.
La rabbia, infine, ha mostrato una correlazione negativa con il supporto per la CDR (sia tech che nature-based), forse perché considerate insufficienti o troppo familiari per affrontare la portata del problema.
Questi risultati evidenziano come diverse emozioni possano guidare o ostacolare il supporto per specifiche strategie di intervento climatico.
L’impatto dell’informazione sulle nostre emozioni
Infine, lo studio ha esaminato come la lettura di informazioni sulle diverse tecnologie di intervento climatico (nature-based CDR, tech CDR e SRM) influenzasse le emozioni dei partecipanti.
È emerso che coloro che leggevano informazioni sulle
nature-based CDR riportavano una
maggiore speranza riguardo al cambiamento climatico. Al contrario, coloro che leggevano informazioni sulla
SRM mostravano una tendenza a essere
meno ottimisti. Questi risultati suggeriscono che la familiarità e la natura delle diverse tecnologie possono influenzare le nostre risposte emotive.
Navigare le emozioni per costruire un efficace supporto alle politiche climatiche
Questa ricerca pionieristica offre una prospettiva fondamentale sulla complessa interazione tra le nostre emozioni e le risposte al cambiamento climatico. Le emozioni di
speranza e preoccupazione emergono come
forze trainanti cruciali nel plasmare il supporto per gli interventi climatici. Tuttavia, l’incidenza e l’influenza di queste e altre emozioni
variano significativamente a livello globale, sottolineando la necessità di approcci alla comunicazione e alla politica climatica che tengano conto di queste diversità.
Comprendere le sfumature emotive legate alle diverse tecnologie di intervento climatico è essenziale per un
dibattito pubblico informato e per costruire un
supporto sociale efficace per le azioni necessarie ad affrontare la crisi climatica.
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